Contatore per acqua fredda di grande precisione anche alle basse portate e di elevata sensibilità. Il volume totale erogato è l’esatta somma aritmetica dei piccoli quantitativi d’acqua che entrano ed escono dalla camera di misura. È disponibile una versione idonea alla telelettura con un impulso reed in uscita.
Caratteristiche
Adatti per il passaggio da dispositivi elettrici di controllo ad attuatori pneumatici di elevata potenza.
Converte il segnale d’ingresso, 4÷20mA, 0÷20mA, 1÷5V o 0÷10V a corrente continua in segnale pneumatico, 0,5 ÷ 8 bar max.
Disponibili in versione con protezione II 1 G Ex ia IIC T6, T5 Ga e II 3 G Ex ia IIC T6, T5 Gc / II 3 D Ex tc IIIB Dc T85 °C IP65 entrambi 94 / 9 / CE “ATEX”.
Il flussostato è un dispositivo a due stati utilizzato per il rilevamento di un determinato valore di portata di un fluido. A differenza del flussimetro, il flussostato non è in grado di effettuare alcuna misura, ha un valore di soglia di attivazione normalmente distanziato dal valore di disattivazione da una isteresi che limita gli effetti indesiderati di commutazione nell’intorno del valore di soglia.
Per poter effettuare delle misure di portata istantanea si utilizza un flussostato digitale.
Il flussostato trova applicazione nei sistemi di controllo per ottenere un cambiamento di stato specifico di flusso, come nei sistemi di riscaldamento dove i sensori di temperatura non sono posizionati in prossimità dell’elemento riscaldante, prevenendo i danni causati da una imprevista mancanza di circolazione.
I modelli più comuni di flussostato sono elettro-meccanici, dove l’elemento meccanico immerso nel fluido aziona un vero e proprio interruttore mediante leverismo. In questi modelli la soglia di intervento può essere modificata variando la lunghezza del braccio di leva o della molla di contrasto.
La gamma comprende flussostati per acqua, per acqua demineralizzata, per liquidi aggressivi e flussostati per aria o gas; ed a seconda delle applicazioni è fornibile il flussostato Atex idoneo per luoghi con pericolo di esplosione.
Gli indicatori di livello disponibili sono quelli a comando magnetico, a riflessione e a trasparenza. Gli indicatori a comando magnetico hanno un magnete incorporato nel galleggiante che comanda gli elementi sensibili montati in una apposita custodia a tenuta stagna, facendoli ruotare su se stessi di 180 °. Questi elementi trattati con speciali vernici, presentano con l’aumentare del livello le facce rosse e si posizionano con il diminuire dello stesso presentando le facce bianche, indicando in modo evidente la posizione del galleggiante e quindi del livello del liquido. Gli indicatori a riflessione visualizzano il livello del liquido attraverso una superficie trasparente, la misura è costituita da vetro borosilicato prismatico che determina la riflessione della luce ambientale a secondo che la superficie interna sia a contatto con liquidi o gas. Il cristallo è serrato, mediante bulloni, in una cassa d’acciaio, robusta e di buona visibilità permette l’impiego in applicazioni gravose con pressioni fino a 400 bar e temperature fino a 427 °C.
Gli indicatori a trasparenza invece, sono costituiti da coppie contrapposte di vetro borosilicato liscio serrate in una cassa di acciaio. La lettura del livello avviene per diversa trasparenza del liquido e del gas o vapore, vengono impiegati con successo fino a 250 bar e temperature fino a 538 °C.
L’interruttore di pressione intelligente con display particolarmente ampio è specificamente destinato al monitoraggio dei valori limite.
Indicazione, monitoraggio e trasmissione delle misurazioni nonchè regolazione continua oppure on / off in un unico dispositivo e l’uscita a transistor o relè ha regolazione on / off o funzione di allarme.
I diversi valori di regolazione possono essere programmati con tre tasti sul display, inoltre il valore di processo può essere trasmesso al PLC con un segnale 4 – 20 mA, mentre l’attacco al processo ha luogo mediante raccordi standard G1 / 2, NPT1 / 2, Rc1 / 2.
Sono strumenti adatti per il controllo dei fluidi che vengono utilizzati in condizioni di lavoro molto difficoltose alte pressioni e alte temperature di esercizio.
Il livello del liquido presente in un serbatoio viene controllato dal galleggiante o dislocatore che si trova nel corpo centrale di questi interruttori. Quando il livello sale oltre il punto stabilito, il galleggiante fa scattare un micro-interruttore o un relè pneumatico, posto entro la custodia; quando il livello ridiscende al di sotto di tale punto, il galleggiante riporta il dispositivo allo stato di partenza. Tra i punti di intervento e di ripristino vi è un differenziale che varia a seconda del modello scelto; disponibile anche la funzione contraria, intervento in discesa e ripristino in salita.
Strumenti realizzati per l’industria chimica, petrolchimica, centrali convenzionali, adatti a resistere alle condizioni di esercizio più sfavorevoli, determinate dall’aggressività del fluido di processo e dell’ambiente nonchè per fluidi che non presentano una viscosità elevata e che non cristallizzano.
La qualità dei materiali utilizzati per l’elemento sensibile, ne consente l’impiego in presenza di pressioni pulsanti ad elevata frequenza.
La saldatura TIG fra cassa e attacco al processo irrobustisce lo strumento e garantisce una migliore tenuta in caso di riempimento con liquido ammortizzante.
Il riempimento della cassa con liquido ammortizzante consente di smorzare le oscillazioni della lancetta e di limitare l’usura delle parti in movimento quando sono presenti vibrazioni e pressioni pulsanti.
Inoltre vengono inibiti la formazione di condensa e l’ingresso di atmosfere corrosive che possono danneggiare le parti interne.
Qualità costante del prodotto, sicurezza degli impianti e efficienza economica, questi sono aspetti importanti per qualsiasi punto di misura del livello.
I livelli di liquidi, paste, solidi o gas liquefatti sono spesso misurati in serbatoi, sili o contenitori mobili.
Disponiamo di un vasto portfolio di dispositivi per la misura continua e il controllo di livello, per la misura di interfase e di densità, progettati secondo diversi principi fisici di funzionamento
Si basano sulla misura delle forze di Coriolis applicate ad una struttura vibrante costituita da tubi ai quali viene impresso un moto vibratorio. Un strumento unico che rileva la portata, la densità e la temperatura del fluido in transito. Sono precisi, robusti e necessitano di poca manutenzione.
Applicati nei settori: raffineria, petrolchimico, oil e gas, ed in genere nel ramo industriale dove è richiesta precisione e minimi interventi manutentivi.
Caratteristiche
Tracciatura termica idraulica con serpentina interna
I misuratori di portata massicci si basano sulla misura delle forze di Coriolis applicate ad una struttura vibrante costituita da uno o due tubi ai quali viene impresso un moto vibratorio. Controllando lo scostamento di fase tra la vibrazione rilevata in ingresso e quella in uscita si ottiene direttamente la misura della massa del fluido.
Usate nei settori di raffineria, petrolchimici ed oil e gas per le possibilità di misure di grosse portate di idrocarburi e gas naturale.
Nell’industria chimica sono adoperati per le possibilità di misura di acidi laddove i materiali standard inox 316 verrebbero corrosi oppure per applicazioni su liquidi che tendono a solidificare raffreddando con l’adozione delle speciale tracciatura interna al corpo per un eccezionale efficienza di trasferimento calore ai tubi di misura vibranti.
Usati anche negli impianti pilota per la capacità di rilevare portata molto piccole ed in genere in campo industriale dove è richiesta una precisione importante e si richiedono bilanci in massa o in presenza di necessità di ridurre al minimo gli interventi manutentivi.
Caratteristiche
Un segnale ultrasonico viene inviato e ricevuto attraverso il fluido in transito da una coppia di trasduttori collocati sulla tubazione. La differenza nel tempo che impiega il segnale ad attraversare il fluido in una direzione e poi in quella opposta è proporzionale alla sua portata.
Usati nei settori di raffineria per prodotti pesanti in temperatura, bitume, zolfo liquido, GPL, idrocarburi in genere, oil e gas, acqua e gas naturale.
Adoperati per iniezione chimici, metanolo, glicole, acqua re-iniettata, gas re-iniettato, acqua di mare su grosse condotte in piattaforma.
Usati anche nel settore chimico e farmaceutico per acidi, solventi, liquidi cancerogeni e liquidi ultrapuri.
Caratteristiche
I sistemi idraulici e pneumatici sono elementi chiave per il controllo e per la tutela della sicurezza degli impianti offshore e onshore.
Offriamo sistemi idraulici e pneumatici che coprono tutte le fasi del progetto, a partire dalla progettazione dettagliata e approvvigionamento, attraverso la costruzione e il collaudo, fino alla messa in servizio e le attività di start-up.
Si tratta di posizionatori a semplice e doppio effetto con segnale in entrata 4-20 mA per il controllo proporzionale di attuatori lineari.
L’apparecchio confronta il segnale proveniente dall’unità regolante con la posizione della leva di feedback collegata allo stelo dell’otturatore.
La comparazione tra queste due forze genera una pressione di uscita che agisce direttamente sulla membrana dell’attuatore.
I pozzetti termometrici vengono impiegati per proteggere lo strumento di misura della temperatura da effetti corrosivi, dall’elevata pressione o velocità del fluido di processo e consentire la sua intercambiabilità per ricalibrazione o sostituzione, senza dover intervenire direttamente sul processo.
Sono indicati per i settori chimico e petrolchimico, olio e gas, refrigerazione e riscaldamento; compatibili con fluidi cristallizzabili, viscosi, corrosivi e sedimentosi.
Interamente in acciaio inox o altri materiali speciali, hanno una pressione nominale di 25, 100 bar a 400 °C.
Costruiti in esecuzione stagna IP 65, sono adatti per svariati impieghi nell’industria alimentare, conserviera, farmaceutica, petrolchimica, centrali convenzionali e nucleari, e resistono alle condizioni di esercizio più sfavorevoli, determinate dall’aggressività del fluido di processo e dell’ambiente.
L’elemento sensibile per mezzo di un perno snodato autocentrante va ad intervenire direttamente sul microinterruttore assicurando così una eccezionale garanzia d’intervento.
Caratteristiche
Impiegati nell’automatizzazione degli impianti, questi pressostati controllano un segnale pneumatico in caso di caduta o di eccesso di pressione della linea sulla quale vengono installati.
La pressione di linea è sentita dal pistone, contrastato dalla molla attraverso la spoletta. Al raggiungimento del valore di taratura del pressostato, il distributore intercetta il segnale e pone l’uscita in comunicazione con lo scarico.
Caratteristiche
Il gruppo regolatore è la combinazione di un filtro ed un regolatore ad alta capacità con scarico.
Vienelargamente impiegato per alimentare con aria pulita ed una pressione controllata tutta la strumentazione pneumatica, macchinari automatici e qualsiasi tipo di apparecchiature pneumatiche, consentendo un funzionamento efficiente anche con regimi elevati.
Il gruppo è adatto per funzionare all’aperto ed in atmosfere corrosive poichè composto da alluminio ed acciaio inox.
Caratteristiche
Attacchi da ¼” o ½” NPT-F
Realizzati per isolare l’elemento sensibile di manometri, pressostati, trasmettitori elettronici di pressione da fluidi di processo corrosivi, viscosi, sedimentosi e ad alta temperatura e pressione. Munite di membrana che garantisce la separazione del fluido di trasmissione da quello di processo. Nei separatori con membrana arretrata e attacchi filettati e flangiati, la pulizia del separatore è possibile smontando la parte superiore dalla coppa di attacco al processo. La tipologia di costruzione ne consente l’uso dove è importante la rapidità di pulizia per frequenti manutenzioni.
Nei separatori con membrana saldata e con attacchi flangiati, la posizione affacciata della loro membrana ne permette un’accurata e approfondita pulizia.
Gli attacchi flangiati a norme ASME-EN 1092 ne consentono l’uso in impianti farmaceutici, chimici e petrolchimici, trattamento acque, cartiere e industrie alimentari.
La termocoppia è costituita da un circuito elettrico formato da due conduttori metallici di differente materiale saldati insieme alle loro estremità. In presenza di una differenza di temperatura tra le due giunzioni, per l’effetto Seebeck, si genera un loop di corrente e quindi, nel caso in cui venga aperta una delle due giunzioni, una forza elettromotrice. La polarizzazione e l’intensità di questa forza elettromotrice dipende unicamente dalla tipologia dei due metalli e dalla temperatura a cui sono sottoposte le due giunzioni. La giunzione che è esposta alla temperatura da misurare è detta giunto caldo o giunto di misura mentre la giunzione tra i conduttori della termocoppia ed il circuito di misura è detta giunto freddo o giunto di riferimento. Per misurare una temperatura con una termocoppia bisogna che il giunto di riferimento sia ad una temperatura nota in modo che la fem generata dipenda unicamente dalle temperatura del giunto di misura. Il principio di funzionamento dei termometri a resistenza metallici, più comunemente chiamati termoresistenze, si basa sulla variazione della resistenza elettrica di un metallo al variare della temperatura a cui è sottoposto. Nel campo industriale i materiali maggiormente utilizzati sono il platino ed il nichel che, grazie alla loro elevata resistività e stabilità, permettono di realizzare termoelementi molto riproducibili, di piccole dimensioni e con ottime caratteristiche dinamiche. Le misure di temperatura effettuate con le termoresistenze sono di gran lunga più precise e affidabili rispetto a quelle effettuate con altri tipi di sensori quali termocoppie o termistori. Normalmente i termometri a resistenza vengono identificati con la sigla del materiale utilizzato per la loro costruzione seguito dalla loro resistenza nominale alla temperatura di 0 °C.
I termometri bimetallici e a gas inerte sono strumenti realizzati per l’industria chimica, petrolchimica e per centrali convenzionali, resistenti a qualsiasi condizione d’esercizio, determinate dall’aggressività del fluido di processo, dell’ambiente, dall’alta temperatura e dalle vibrazioni.
Impiegato nella misura del livello di liquido in serbatoi di stoccaggio o di processo. I fluidi, fino a 0.6 kg / dm³, non devono essere adesivi o di viscosità elevata, con pressioni fino a 50 bar e temperature tra i – 40 °C ed i + 85 °C.
Lo strumento è fornibile anche per servizio interfaccia permettendo di trasmettere la misura del livello a distanza, viene montato di testa al serbatoio con connessione flangiata o filettata ed è composto da una catena di resistenze e di contatti reed, inseriti in un tubetto amagnetico e collegati ad un convertitore posto nella custodia.
Il magnete all’interno del galleggiante fa chiudere uno dei vari contatti reed posto all’interno dell’asta, questi essendo collegati alla catena di resistenze determinano una variazione del valore resistivo totale della catena.
Il livello si tramuta in una variazione di resistenza che è poi convertita da un circuito elettronico proporzionale al campo dell’indicatore di livello.
Il trasmettitore di pressione con separatori remoti è progettato per misure di portata di liquidi, gas o vapore, oltre a pressione e densità.
Grazie alla tecnologia All-Welded garantisce elevate prestazioni e un’ampia gamma di opzioni tra cui scegliere: fluidi di riempimento, materiali bagnati protezioni dei capillari e connessioni al processo.
Con questo strumento si è in grado di offrire agli utilizzatori un’ottima soluzione per approcciare con successo anche le misure di processo più critiche. Con una durevole stabilità e una comprovata affidabilità, rappresenta la miglior soluzione per misure di pressione differenziale.
Oltre alla morsettiera plug-in, questo trasmettitore è caratterizzato dall’elettronica secondaria sostituibile in campo e dotata della funzione di auto-configurazione in grado di aumentare notevolmente la produttività dell’impianto grazie a una sostanziale riduzione dei tempi di installazione e messa in servizio.
Il display permette all’utilizzatore di svolgere la messa in funzione dello strumento in tutta semplicità, contribuendo così a un risparmio di tempo e denaro.
L’innovativa tecnologia Through The Glass permette di configurare gli strumenti in campo senza dover rimuovere il coperchio frontale e di interagire con il display molto rapidamente.
Caratteristiche
In accordo con la normativa PED categoria III
Il trasmettitore di pressione relativa ad elevato sovraccarico con una MWP pari a 90 MPa è adatto a misure di pressione di liquidi, gas o vapore su condotte o serbatoi.
Con una durevole stabilità, assicura prestazioni elevate costanti anche in condizioni ambientali e di processo estreme.
Oltre agli strumenti di configurazione tradizionali, offre l’innovativa tecnologia Through The Glass: l’utilizzatore in campo può configurare lo strumento senza dover rimuovere il coperchio frontale, caratteristica che consente di risparmiare tempo in termini di semplicità e flessibilità.
Questo trasmettitore, grazie ad un’elettronica sostituibile in campo e con funzione di auto-configurazione, riduce notevolmente i tempi di fermo-impianto in caso di fallimento e contribuisce all’incremento generalizzato di produttività e disponibilità d’impianto.
Il trasmettitore dispone inoltre di un display intuitivo e della procedura di installazione guidata al fine di agevolare l’utilizzatore garantendo un sostanziale risparmio di tempo e riducendo al contempo i costi di inventario e manutenzione.
La certificazione IEC61508 lo rende uno strumento adatto anche in loop di sicurezza.
Caratteristiche
In accordo con la normativa PED categoria IV
La versatile linea di trasmettitori di temperatura permette di semplificare e ridurre la complessità delle operazioni quotidiane delle diverse applicazioni di temperatura.
Le nuove caratteristiche dei trasmettitori di semplice utilizzo comprendono: diagnostica, certificazione di sicurezza, protezione per sovratensioni integrata e opzioni di visualizzazione e permetteranno di prendere migliori decisioni sul processo.
Caratteristiche
Quando un fluido scorre attraverso una strozzatura della sezione di un tubo, si genera una variazione di pressione, questa pressione differenziale è proporzionale alla portata del fluido.
E’ disponibile una vasta gamma di elementi primari a pressione differenziale per la maggior parte delle applicazioni: tubi Venturi, DeepSeaMaster (misuratori sottomarini), orifizi calibrati (PTC-6 compreso), misuratori compatti ad orifizio, piastre ad ugello e gruppi vettori, tubi di pitot Sensybar e misuratori WEDGE a cuneo.
I primari sono certificati PED ed è disponibile una certificazione e documentazione completa.